Con la sentenza n. 36572, pubblicata il 04.09.2023, la Suprema Corte, in tema di delitti contro la persona, ha affermato che integra la detenzione penalmente rilevante ai sensi dell'art. 600 quater, comma I, c.p. la disponibilità di "file" di contenuto pedopornografico archiviati sul "cloud storage" di una "chat" di gruppo nello spazio Telegram e accessibili, per il tramite delle proprie credenziali, da parte di ogni componente del gruppo che abbia consapevolmente preso parte ad esso.